dimecres, 11 de novembre del 2009

Comencen els lliuraments del manifest a les autoritats aretines

Arezzo, 11 de novembre 2009

Avui una delegacio formada per un membre de l'associacio AltraItalia, el conseller de l'Ajuntament d'Arezzo pels Verds Marco Tulli i un representant de l'associacio Camillo Berneri han entregat al Preside del "Liceo Classico" i al registre de la Provincia d'Arezzo el text reivindicant la retirada de la placa a l'aviador legionari situada a l'entrada del Liceo Francesco Petrarca.
Per al proper dilluns s'ha previst el lliurament al Consell Municipal de la ciutat i en aquella ocasio hi haurà una roda de premsa.
Sempre dilluns a la tarda el Conseller Toschi de la regio Toscana ens rebrà com a membres de l'AltraItàlia per assebentar-se dels objectius de la campanya.
Diversos grups tan municipals com de la provincia (Rifondazione Comunista, Els Verds, Sinistra) han declarat el seu interessament per un debat sobre el paper de les dues Itàlies en el conflicte de 1936-39.

dimecres, 4 de novembre del 2009

Comunicat de les Joventuts d'Alleanza Nazionale (extrema dreta)

Aquest blog vol recollir el màxim de documentació sobre l'assumpte de la targa a l'aviador feixista aretí caigut a la guerra civil.
El següent comunicat va ser public a la web InformaArezzo

Comunicati: Azione Giovani a sostegno del monumento ai caduti al liceo classico
La redazione 15/10/2009 09:03:00
La notizia dei giorni scorsi in merito all’iniziativa promossa da Vittorio Giorgetti per mantenere inalterata la statua e la targa dedicata alla memoria dell’aretino Vittorino Ceccherelli ci trova pienamente d’accordo. Si tratta del monumento presente nell’atrio del Liceo Classico di Arezzo che da oltre mezzo secolo lo commemora insieme ai Caduti.
In particolare Vittorino Ceccherelli, aviatore legionario, mori’ in uno scontro aereo con un pilota che conduceva un aereo sovietico. Ceccherelli fu insignito di varie onorificenze fra cui la Medaglia d’Oro al valor militare. La sua sensibilità riguardo a quel contesto storico si evince da alcune sue lettere: “Questa guerra è la peggiore di tutte“, “Dio ci salvi da questa carneficina umana”, “Questa guerra è la strage piu’ orrenda che la storia ha conosciuto”, “Il cuore è diventato un pezzo di pietra e non si sente piu’ nulla”.
La richiesta di rimozione della targa arriva da un presunto gruppo di cittadini residenti in Catalogna che si sente offeso per la commemorazione del nostro concittadino. In particolare vorremmo venire a conoscenza di quante sono e chi sono queste persone che fanno esplicito riferimento alla sinistra locale. E’ quindi evidente che la motivazione della richiesta di rimozione nasce da motivi ideologici e da personalità che vorrebbero riscrivere la storia.
Anche in Spagna i Monumenti ai Caduti della guerra civile, gli uni accanto agli altri, non sono mai stati abbattuti. Una ragione in più per non capire cosa spinge gli italiani in Catalogna a chiederne la rimozione al liceo classico di Arezzo. E’ facile capire che dietro questa operazione mediatica si nasconde la voglia da parte di una formazione politica di cavalcare la polemica.
Per questi motivi ci sentiamo di condividere l’iniziativa al fine di mantenere inalterato il Monumento ai Caduti presso il Liceo Classico “F. Petrarca” invitando le forze politiche e non, a sottoscrivere la suddetta petizione. Così dimostrando di avere a cuore la memoria dei Caduti e delle nostre radici.

Azione Giovani Arezzo

Corriere di Arezzo - 24/10/09

Caso Ceccherelli, scrive al Corriere uno dei firmatari della petizione. Da Barcellona ad Arezzo con una richiesta di verità.

A novembre scenderà da Barcellona ad Arezzo, per consegnare le firme contro la targa che davanti al Classico celebra l’aviatore Vittorino Ceccherelli, morto nella guerra di Spagna. Intanto invia al Corriere un contributo nel dibattito, sempre più composito, che si è aperto sulle nostre colonne. * * * Ci hanno qualificato sobillati/sobillatori rossi, eredi dell'ideologia responsabile della morte di centinaia di milioni di persone (quando si prenderanno la briga di contabilizzare le vittime del colonialismo, del capitalismo, delle religioni, mi chiedo), lupi vestiti da agnello. Belve che non rispettano i morti, la loro memoria... Beh, questa è proprio buffa, venendo da personaggi che lodano la magnanimità del generalissimo Franco, una delle figure più sinistre della storia recente europea, da gente che guarda sistematicamente da un'altra parte quando i figli della loro ideologia deturpano, profanano cimiteri ebrei, gli stessi che alimentano infami polemiche per negare il diritto a cittadini di altre religioni di rendere ai loro morti le onoranze previste dalla loro cultura. Gli stessi che in Spagna impediscono che vengano trovate le centinaia di fosse comuni delle fucilazioni di massa eseguite dai franchismi nel lunghissimo e feroce periodo post-bellico per dare alle famiglie delle vittime della rappresaglia la possibilità di seppellire con un nome le spoglie, di onorarle col loro affetto, non con lapidi e medaglie. Saremo forse lupi, ma non intendiamo infangare la memoria di nessuno, siamo di un'altra pasta. E non c'interessa discutere se quest'aviatore se ne andò in Spagna come volontario e sotto falso nome per spirito d'avventura o per amor di patria (sentimento che comunque quando è accompagnato da ardori guerrieri e sogni imperiali non porta mai a niente di buono). Non stiamo parlando della lapide di un cimitero, luogo deputato al culto dei morti. Ma dell'atrio di un liceo, luogo deputato all'educazione dei vivi. In un liceo dovrebbe essere insegnata la verità, o almeno quella parte di verità cui abbiamo accesso. Orbene, quell'unica allusione a un caduto, in Spagna, medaglia d'oro, rappresenta una manipolazione della realtà, di quello che realmente accadde. La concessione di una medaglia d'oro è infatti associata idealmente alla realizzazione di gesta eroiche o comunque meritevoli. E... morire come volontario sotto falso nome attaccando un altro paese, inquadrato in una spedizione che vìola apertamente le leggi internazionali (attacco senza dichiarazione di guerra), quelle di guerra (i primi bombardamenti a tappeto contro popolazioni civili) e gli stessi patti firmati dai suoi mandanti (Commissione di non intervento) può essere considerata gesta eroica o comunque meritevole? È possibile onorare gesta di una tale ferocia che, dopo tre giorni di bombardamento a tappeto sulla popolazione civile, lo stesso Franco ne impose il cessare, per paura che si risvegliassero le coscienze assopite dei governi francese ed inglese? È ovvio che il richiamo alla legalità o al rispetto delle norme o della parola data non è un argomento di peso agli occhi di una certa parte dell'Italia, sempre pronta a sfoderare, secondo le sue convenienze, la legge del più forte o del più furbo. Ma noi non ci rivolgiamo a questa parte del paese o della città, ma a quella che sa distinguere o vuole saper distinguere fra azioni giustificate o giuste ed azioni apertamente ingiuste. E illegali. Detto per inciso: capisco perfettamente la posizione di chi vuol mantenere la targa a Ceccherelli e rifiuta al tempo stesso che venga apposto elemento alcuno che serva a contestualizzarla storicamente dato che allora sarebbe inevitabile e reiterata e a quel punto imbarazzante - da parte del pubblico la domanda: cosa ci fa in un liceo una iscrizione dedicata a un membro dell'Aviazione Legionaria? Il mantenimento di questa dedica a un caduto in una guerra d'aggressione, oltre a contrariare lo spirito della costituzione italiana (che condanna la guerra come modo di risolvere i conflitti fra i popoli), risponde ad un quadro di valori che speravamo definitivamente superato. Una delle cose più agghiaccianti di questa strana polemica che mi è toccato leggere è stata una frase del giovane promotore della contropetizione: "in tutte le guerre muore gente". Una frase per liquidare gli "altri" morti, non importa se innocenti o aggrediti, mentre difendono a spada tratta l'"onore" e la memoria del "loro" caduto. Si, nelle guerre ci sono sempre morti innocenti. E sono questi i nostri morti, il cui rispetto esigiamo, noi promotori di questa richiesta, antibellicisti che credono fermamente che non andrebbero mai esaltate, nemmeno indirettamente, vicende come l'intervento nazi-fascista in Spagna. Noi: italiani, catalani, spagnoli, professori, liberi professionisti, lavoratori, studenti, gente normale che, vivendo a Barcellona abbiamo potuto conoscere di prima mano, capire l'importanza di quei fatti, di sentire le voci delle vittime raccontare quei fatti. Sono episodi le cui conseguenze ancora perdurano perché la necessaria giustizia non è stata fatta. Giustizia, non vendetta. I crimini del franchismo - protrattisi per 40 anni - e dei suoi complici tedeschi ed italiani non sono mai stati portati in giudizio. Solo la Germania ha chiesto formalmente perdono per il bombardamento di Guernika, in un gesto simbolico che può solo onorare quel paese e i suoi politici, che al Parlamento votarono in modo unanime tale risoluzione. Speriamo che i nostri amministratori e le autorità responsabili sappiano prendere spunto da quell'esempio e non si lascino condizionare dalla retorica falsificatrice della storia degli ambienti più retrivi della società aretina. Se vogliamo creare una reale Unità Europea dobbiamo partire dalla memoria condivisa, dalla giustizia internazionale che non permette la prescrizione dei crimini di guerra, dall'educazione delle giovani generazioni. La targa per l'aviatore Ceccarelli, che i suoi familiari e persino i suoi camerati hanno diritto d'onorare in privato come meglio credono, fatto salvo il rispetto della Costituzione, posta nell'atrio del Liceo costituisce la negazione più dolorosa delle basi minime della fraterna convivenza tra i popoli d'Europa e dei valori che la sorreggono

Rolando d'Alessandro

dilluns, 26 d’octubre del 2009

Articolo Corriere d'Arezzo - 26 ottobre 09

C’è una data: 7 novembre. E poi tanti altri giorni davanti, i successivi. Quelli che verranno impegnati per presentare la petizione alle autorità italiane per rimuovere la targa al legionario aretino Ceccherelli caduto in Spagna nella guerra civile dalla parte di Franco, commemorato nell’atrio del liceo classico. Un lungo viaggio, da Barcellona ad Arezzo: carico di storia e di ragioni. Saremo insomma, fra due settimane, di fronte a un fatto.
Da affrontare anziché sottacere; decantare, come ormai da qualche anno va di moda in questa città solo per non perdere un pugno di voti. Sapremo allora qual è la posizione ufficiale del Comune di Arezzo che ogni giorno ci dispensa di comunicati e comunicatini senza mai dire una parola una su questa vicenda e qual è l’idea della Provincia che è l’ente di riferimento per le attività dell’immobile e che mai una parola, una, ha detto sulla problematica di carattere internazionale. Il tema non è decisivo sulle sorti della città, pensiamo in questo modo sia stato liquidato il caso Ceccherelli. Succede sempre così, prima. Poi a questione scoppiata, ci si ritrova in braghe di tela; fuori tempo. Non è che fin qui nulla sia successo, forse si è fatto finta di niente. Sotto quella lapide ci fu un ritrovo non autorizzato, qualche anno fa, di falangisti con bandiere e trombe. Giusto lo scorso anno, il 23 ottobre, con la colla venne attaccato sotto il nome di Ceccherelli, un cartello in onore delle vittime civili della Spagna (nella foto). Poi staccato, rimosso. E’ nelle informative delle forze dell’ordine, è nei siti web. Questo per dire che sotto quella lapide tanto altro può succedere ancora e che c’è molto di sbagliato nel rispetto della verità. Quella che si chiede, quella che è giusto ottenere per una Arezzo civile e non equivoca: con buona pace di chi ha paura degli scontri ideologici di qualche frangia, sempre comunque molto meglio (nel caso e se argomentati) di questi nostri politici che cercano solo facili spot. A presto.
Federico Sciurpa

diumenge, 25 d’octubre del 2009

Interrogazione di Marco Tulli, del 25 Settembre 2008

L’interrogazione urgente di Marco Tulli sulla targa dedicata a Vittorino Ceccherelli al L. Classico

PREMESSO che il 9 ottobre sarà inaugurata ad Arezzo, presso la sala Sant’Ignazio, l’esposizione “QUANDO PIOVEVANO BOMBE. I bombardamenti e la città di Barcellona durante la Guerra Civile” una mostra retrospettiva proposta dal Memorial Democratic della Catalogna sulla Guerra civile spagnola (1936-1939),di cui ricorre il settantesimo.

VISTO che nell’atrio interno d’ingresso del Liceo Classico “F. Petrarca” di Arezzo, in via Cavour al civico 44, si trova una lapide commemorativa dedicata al concittadino VITTORINO CECCHERELLI, tenente pilota dell’Aviazione Legionaria, “caduto in Spagna” (1936), medaglia d’oro al valor militare.

CONSIDERATO che la realizzazione della suddetta lapide, risalente all’epoca fascista, avveniva in un contesto di glorificazione della guerra di aggressione al popolo spagnolo e al suo governo legittimo, a sostegno del golpista Francisco Franco.

TENUTO CONTO che l’Italia fascista, con ottantamila uomini, migliaia di pezzi di artiglieria e, soprattutto, alcune centinaia di aerei della cosiddetta Aviazione Legionaria di cui il concittadino Ceccherelli era tenente, giocò un ruolo determinante nella vittoria franchista; che Mussolini, per la prima volta in Europa, sperimentò su Barcellona gli effetti dei bombardamenti a tappeto contro le popolazioni civili (in duecento missioni gli “eroici” nostri connazionali scaricarono sulla capitale catalana mille tonnellate di bombe causando circa tremila vittime); e che tali crimini di guerra sono scientificamente provati.

TENUTO CONTO che da tempo, e almeno fino al 2005, l’atrio interno del suddetto Liceo dove si trova la lapide del Ceccherelli, è stato luogo di raduno e pellegrinaggio di nostalgici franchisti spagnoli e neofascisti italiani, come riferito dalla stampa locale

CONSIDERATO, infine, il perdurare di tale situazione come democraticamente incongruo e che il mantenimento dell’iscrizione del “caduto in Spagna”, in luogo educativo, richiederebbe quantomeno adeguata opera di informazione, mentre – al contrario – si notano in città, e purtroppo fra le stesse autorità scolastiche coinvolte, indifferenza oppure anche una malcelata tendenza a rinnovare il culto del personaggio (ad es. “Notizie di Storia” set. 2008 dedica la copertina all’“eroico” aviatore).

SI INTERROGA

codesta Amministrazione se non reputi necessario farsi promotrice nei confronti di tutti gli organi competenti affinché venga presa in considerazione l’ipotesi del posizionamento, accanto alla suddetta lapide, almeno di un pannello informativo che spieghi la storia di Vittorino Ceccherelli nel contesto storico nel quale avvenivano i fatti e di promuovere opportune iniziative pubbliche di informazione storica rivolte a studenti, insegnanti e dirigenti scolastici (con particolare attenzione allo stesso Liceo Classico).

Bibliografia essenziale su Vittorino Ceccherelli:
- P.L. OCCHINI, Vittorino Ceccherelli legionario dell’aria, “Atti e Memorie
dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze”, XXII-XXIII (1937), pp. 17-44;
- P.L. OCCHINI, Vittorino Ceccherelli legionario dell’aria, Firenze, Rinascimento del
Libro, 1938, pp. 142;
- - E. SANTONI, Ali di giovinezza, ali di vittoria: come visse e morì Vittorino
Ceccherelli, medaglia d’oro, Firenze, Vallecchi, 1939, pp. XII, 221.
GIOVEDì 25 SETTEMBRE 2008 10:18 - Comune di Arezzo Servizio Comunicazione

divendres, 23 d’octubre del 2009

dal Corriere di Arezzo - Federico Sciurpa

Targa al legionario, posizioni e soluzioni

AREZZO - Una soluzione per risolvere il caso della targa al legionario Ceccherelli nell’atrio del liceo classico di Arezzo. Viene dal preside della scuola, Giampiero Giugnoli: “Non abbiamo competenza sulla struttura - spiega - ma io non sarei contrario a una spiegazione accanto alla lapide esistente.”Un monumento posto nel 1956 in occasione dei cento anni del liceo e che negli ultimi tempi ha scatenato un acceso dibattito. E’ di ieri la notizia che gli italiani in Spagna vogliono che quella scritta a Ceccherelli venga spazzata via perché “fu un aggressore” e così hanno scritto a tutte le istituzioni italiane e hanno dato vita a una raccolta di firme sul web. Le prese di posizioni si susseguono. "Non posso che associarmi alle sacrosante proteste e all'indignazione dei cittadini italiani in Catalogna, quella lapide, cosi com'è, all'aviatore fascista Vittorino Ceccherelli, non può rimanere in quel posto - dice Alfio Nicotra, capogruppo Prc/Pdci in consiglio provinciale.
La gestione e manutenzione dello stabile del liceo classico Francesco Petrarca - precisa Nicotra - è di competenza dell'amministrazione provinciale, per questo chiedo che venga rimossa subito da dove si trova. Proporrò al consiglio provinciale un gesto riparatore nei confronti dei democratici della Catalogna, organizzando una visita di studenti aretini nei luoghi dove si è combattuto per la libertà e per la Repubblica di Spagna contro Franco e i suoi alleati nazifascisti." Marco Paolucci, consigliere comunale del gruppo Sinistra annuncia un atto di indirizzo per la “rimozione di una lapide che è una affesa alla memoria”. Raffaello Giorgetti consigliere di Forza Italia, si dice invece non posso che indignarm”indignato dalla richiesta di questi italiani di Catalogna. Già alla fine della sanguinosa guerra di Spagna il Generalissimo Franco fece un gesto di pacificazione con il raccogliere i resti dei caduti di entrambi i fronti nel cimitero della Valle de Los Caidos. Oggi, a distanza di oltre 70 anni, i superstiti rimasti di quella feroce ideologia, che ha sulla coscienza il genocidio di oltre 100 milioni di persone, chiede quasi proditoriamente anche di cancellare la memoria di chi, in buona fede e con l'entusiasmo dei 20 anni, ha partecipato ad una guerra che credeva giusta. La vergogna non sta nel chiedere la rimozione della lapide a ricordo del legionario Ceccherelli ma nella gravità di non dimostrare alcuna pietà (in senso latino) per chi è morto per un ideale, sia esso di destra che di sinistra.”

dijous, 22 d’octubre del 2009

Lliurada la demanda a les autoritats catalanes

Ahir es va entrar per registre la carta adreçada a les autoritats catalanes signada per les primeres 99 persones adherides a la campanya i l'associació AltraItalia.
A l'Alcalde de Barcelona, al Regidor de participació Ciutadana de la ciutat, al responsable d'afers exteriors de la Generalitat, al d'interior de la mateixa institució així com el director del Memorial Democràtic correspon ara la decisió d'actuar o no, recolçant davant dels seus homòlegs d'Arezzo i Toscana, la nostra demanda de retirada de l'homenatge al membre de l'Aviazione Legionaria.

(italiano)
Ieri, 22 ottobre, è stata presentata alle autorità catalane la lettera firmata dalle prima 99 persone aderenti alla campagna e dall'associazione AltraItalia. Spetta adesso al Sindaco di Barcellona, l'Assessore alla Partecipazione, al responsabile Esteri ed a quello degli Interni della Generalitat, oltre che al direttore del Memorial Democràtic, la decisione d'intervenire o meno nei confronti delle istituzioni Toscane ed aretine, sostenendo la petizione di ritirata dell'omaggio al membro dell'Aviazione Legionaria esposto nell'atrio del Liceo Francesco Petrarca

dimarts, 20 d’octubre del 2009

da Trieste

Sono convinto della necessità di far conoscere, al maggior numero di persone possibile, le responsabilità italiane nella guerra civile spagnola e in particolare sui bombardamenti di Barcellona e della Catalogna che procurarono molte migliaia di vittime.
Inoltre so, per esperienza diretta, che non è facile intervenire sulle questioni dei riconoscimenti ufficiali di militari italiani partecipanti con i franchisti alla repressione della Spagna repubblicana e libertaria. A Trieste abbiamo cercato, come Cittadini Liberi ed Eguali, di bloccare la dedica di uno spazio pubblico a Mario Granbassi, propagandista del regime fascista e morto in Spagna. Dopo un anno e mezzo di proteste e manifestazioni ( e la opposizione di una trentina di storici catalani) il 13 maggio il Comune di destra ha inaugurato lo spazio contestato (Vedi Historia Magistra n. 2, un mio art.). Su Mario Granbassi vedi anche Internet.
Come dicevano i rivoluzionari spagnoli: Salud!
Claudio Venza

dimecres, 14 d’octubre del 2009

Contropetizione

(in italiano sotto)
14/10/09
El debat a Arezzo al voltant de la demanda de retirada de l'homenatge públic a l'aviador feixista caigut a la Guerra d'Espanya està agafant proporcions inaudites en un país democràtic. En lloc de reconèixer que durant massa temps s'ha volgut ignorar un dels molts aspectes foscos de les intervencions de l'exèrcit italià en terres alienes, els sectors més dretans, que ja no tenen cap problema a expressar-se amb tota la virulenta retòrica feixista, ara llencen una contra campanya per al manteniment de la placa al legionari aretí...

Il dibattito ad Arezzo intorno alla petizione di ritirata della targa all'aviatore fascista caduto nella Guerra di Spagna sta prendendo delle proporzioni inaudite in un paese democratico. Invece di riconoscere che durante troppo tempo sono stati ignorati gli aspetti oscuri degli interventi dell'esercito italiano in terre altrui, la destra più becera, che ormai non esita ad esprimersi con tutta la virulenta retorica fascisteggiante, rilancia una campagna per la conservazione delal targa-omaggio al legionario aretino.

dijous, 8 d’octubre del 2009

links per seguir el debat a Arezzo

http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=69075&Itemid=2

http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=69064&Itemid=2

http://federicosciurpa.blogspot.com/2009/10/ma-anche-berneri-dimenticato-ha-fatto.html

divendres, 2 d’octubre del 2009

Comune di Arezzo Servizio Comunicazione

VENERDì 02 OTTOBRE 2009 13:41
Via la targa dal Liceo Classico dedicata a Vittorino Ceccherelli


Via la targa dal Liceo Classico dedicata a Vittorino Ceccherelli Dichiarazione del consigliere comunale Marco Paolucci (Sinistra):

Esistono altre priorità nella politica cittadina e nazionale. Di carattere economico e sociale. Non ce siamo dimenticati in passato e non ce ne dimenticheremo in futuro, continuando a preoccuparci della dignità e della libertà delle persone e dei lavoratori e ad agire, nelle forme e nei modi che il nostro ruolo istituzionale ci accorda, senza esitazioni.
Ma i simboli rivestono importanza particolare per un luogo, i cittadini possono specchiarsi in quelle che sono le loro radici e riconoscersi o meno nei loro concittadini, storici o contemporanei, e nel loro operato. Ritengo allora che l’amministrazione comunale e Arezzo tutta debbano dare risposta alle richieste dei cittadini italiani residenti in Catalogna rispetto all’offesa che la targa esposta al Liceo Classico e dedicata a Vittorino Ceccherelli rappresenta. Una targa che chiarisce i termini di questa richiesta simbolica visto che riporta il ruolo avuto da Ceccherelli e dalle truppe fasciste mandate a combattere a favore dei golpisti in Spagna contro il governo repubblicano legittimo. Oltre a sottoscrivere la lettera degli italiani residenti in Catalogna mi impegno a proseguire con l’impegno istituzionale che mi compete presentando un atto di indirizzo, sulla scia dell’interrogazione di Marco Tulli, per la rimozione di questa offesa alla memoria dell’antifascismo cittadino, italiano ed europeo, o almeno apporre una didascalia storica che renda noto a tutti gli studenti e visitatori della lapide ciò che è stata la barbarie nazi-fascista, Guernica docet, nella guerra civile spagnola.

Articolo su "Il Corriere di Arezzo"

Il caso - Targa a Ceccherelli, ribellione in Spagna.

Lettere alle istituzioni, raccolta firme: “Fu un aggressore e viene celebrato in una scuola”. Gli italiani di Catalogna: “Via quella scritta dall’atrio del liceo”.
AREZZO0 2.10.2009

L’atrio del liceo classico Petrarca (Foto Falsetti) Si commemora Ceccherelli

La faccenda si fa seria. Diventa un caso internazionale la targa del liceo classico dedicata a Vittorino Ceccherelli: adesso si muovono, per la sua rimozione, un gruppo di italiani che vivono a Barcellona. Lo fanno con appelli alle istituzioni italiane e con una gigantesca raccolta di firme sul web. - La vicenda. La storia, che già nel mese di gennaio era approdata in consiglio comunale con i consiglieri Tulli e Paolucci, è la seguente. Nell'atrio del liceo classico Francesco Petrarca, c’è un memoriale ai caduti delle due guerre con l'aggiunta, sotto la dicitura "Caduto in Spagna", di una dedica a Vittorino Ceccherelli, medaglia d'oro. Vittorino Ceccherelli era membro dell'Aviazione Legionaria, corpo di spedizione di circa settecento apparecchi, inviato da Mussolini in appoggio alla fazione sediziosa dell’esercito spagnolo. - Settemila vittime. “Il ruolo dell’Aviazione Legionaria fu fondamentale negli esiti di quel conflitto - sostengono il gruppo di italiani a Barcellona - che si tradusse in quaranta anni di dittatura e di sofferenze indicibili per la popolazione di questo paese.Gli aviatori inviati dal governo fascista si macchiarono direttamente di delitti di lesa umanità e di crimini di guerra: i bombardamenti indiscriminati aventi come obiettivo la popolazione civile - i primi sistematicamente condotti della storia - fecero solo in Catalogna almeno settemila vittime, nella pratica totalità civili -; la loro azione fu rivolta all'abbattimento di un governo democratico e legittimato dalle urne, al quale lo stato italiano non aveva dichiarato guerra; gli apparecchi e gli aviatori inviati dal governo italiano operavano come pìrati, senza distintivi di riconoscimento; vennero persino mitragliate colonne di profughi in ritirata verso la Francia.” - L’insulto. Quella targa, per di più in una scuola, secondo questo gruppo di italiani, rappresenta una sorta di insulto. “È evidente - sostengono - la gravità della presenza di un tributo - oltretutto in uno spazio preposto all'educazione delle nuove generazioni - ad uno dei protagonisti di quell'efferata aggressione: cerchi d’immaginare (rivolto alle autorità ndr)la sua reazione o quella di tanti italiani figli e nipoti delle vittime del nazifascismo se in una scuola tedesca venisse esaltata la figura di un membro delle SS.” Da queste argomentazioni nasce una richiesta pressante: “Il mantenimento di tale targa e del riconoscimento della medaglia d’oro all’aviatore fascista rappresenta un insulto alla memoria e alla sensibilità dei cittadini catalani e spagnoli, i più anziani dei quali ricordano ancora con dolore quei terribili episodi. Offesa ingiustificabile nel contesto della costruzione una Europa dei popoli e dei cittadini basata sui valori della convivenza pacifica e del mutuo rispetto. Una Europa in cui non hanno più posto le esaltazioni di atti di terrorismo qualificati come gesta belliche. - Via la targa. Per tutto quanto sin qui esposto - si conclude - ed ai fini del ripristino della verità e dei principi di giustizia e legalità chiediamo, cittadine e cittadini italiani residenti in Catalogna, che l’Istituzione che Lei rappresenta si adoperi per il ritiro della scritta dedicata a Vittorino Ceccherelli e la sua sostituzione con una targa in memoria delle vittime dell’aggressione perpetrata dal corpo di spedizione di cui Ceccherelli faceva parte.” - Tulli in consiglio. Togliere la targa quindi è la richiesta e su questo si è espresso già il sindaco in consiglio comunale argomentando il no con il fatto che le lapidi raccontano la storia e non si possono toccare. Il consigliere Tulli che aveva presentato l’interrogazione, replicò che “per fare in modo che tutti possano leggere di che storia si tratti, potrebbe essere interessante un accorgimento, come avevamo richiesto, quello semplicemente di apporre la spiegazione della storia, perché quello che è successo durante la guerra di Spagna secondo me è importante. Soprattutto è importante che tutti i ragazzi che entrano in quella scuola possano saperlo. Quindi penso che sia assolutamente necessario mettere una spiegazione storica di quello che è avvenuto allora.” - Giorgetti difende. Il consigliere Giorgetti di Forza Italia ritenne invece, nel dibattito consiliare, che il tenente pilota Vittorino Ceccherelli “morì durante la guerra di Spagna in un conflitto a fuoco,meritandosi la medaglia d'oro. È un morto, ai morti qualunque popolo che si dice civile deve rispetto, e fu fatta una indegna gazzarra di fronte a questa lapide. Io quindi chiedevo al Sindaco, come uomo di legge, come uomo di cultura, come cristiano, come intendeva rispondere alla sua maggioranza, che si comporta come nemmeno le belve riescono a comportarsi. E il problema era questo, che non è vero che era andato a bombardare: Vittorino Ceccherelli pilotava un CR32, che era un caccia degli anni 30, che era armato da due mitragliatrici Safat, da 7 millimetri.” - Paolucci all’attacco. Marco Paolucci del gruppo consiliare Sinistra, una posizione in merito ce l’ha ancora più netta dopo le richieste dei residenti in Catalogna. “Ritengo che l'amministrazione comunale e Arezzo tutta - afferma Paolucci - debbano dare risposta alle richieste dei cittadini italiani residenti in catalogna rispetto all'offesa che la targa di Ceccherelli rappresenta. Il consigliere Tulli del gruppo Sinistra aveva presentato una interrogazione in questo senso nel mese di gennaio chiedendo almeno che fosse apposta una targa esplicativa sul ruolo di Ceccherelli e delle truppe fasciste mandate a combattere a favore dei golpisti in spagna contro il governo legittimo e che causarono moltissime vittime. Oltre che a sottoscrivere la lettera degli italiani residenti incatalogna mi impegno a proseguire con l'impegno istituzionale presentando un atto di indirizzo su questo tema.” - I destinatari. La storia, è solo all’inizio. Le richieste di intervento sono state inviate al Preside del Liceo Classico Francesco Petrarca, al provveditorato agli studi della Provincia di Arezzo, al sindaco di Arezzo e al suo assessore alla Cultura, al Presidente della Provincia e della Regione, al responsabile affari esteri della regione Toscana, al console d’Italia a Barcellona

Federico Sciurpa

dimarts, 22 de setembre del 2009

No a l'oblit i a la ignorància del nostre passat

Contro l'amnesia collettiva che permette che si producano in Italia manifestazioni inequivoche di rilegittimazione del fascismo, e contro le imposizioni legali che, nello stato spagnolo, hanno evitato che venissero giudicati i crimini del franchismo proponiamo una raccolta di firme per esigere alle autorità competenti la ritirata dell'omaggio a un membro dell'aviazione legionaria. Perché il passato non si ripeta.

Retirada de l'homenatge a l'aviador feixista


(in italiano sotto)


A l’alcalde de Barcelona, al Regidor de Participació Ciutadana de l'Ajuntament de Barcelona, al president de la Generalitat, al conseller d'Afers Exteriors de la Generalitat, al Conseller d'Interior de la Generalitat, al Director del Memorial Democràtic

 Benvolgut senyor

 A l’entrada del “liceo classico Francesco Petrarca”, via Cavour 44 de la ciutat d’Arezzo (Toscana – Italia), hi ha un memorial dedicat als caiguts de les dues guerres mundials en què va participar l’estat italià amb el llistat dels noms dels soldats aretins morts en combat. També, sota les paraules "Caduto in Spagna" s’hi troba el nom de Vittorino Ceccherelli, al qual va ser concedida la medalla d’or (adjuntem fotos).
.- Vittorino Ceccherelli era un membre de l'Aviació Legionaria, cos d’expedició que comptava amb uns 700 aparells, enviat per Mussolini per donar suport al cop d’estat franquista. El seu paper va ser fonamental en el resultat de la guerra.
.- Els aviadors i mariners (voluntaris i regulars) feixistes italians van ser responsables de crims de guerra i contra la humanitat:

.- els bombardejos de saturació en una gran ciutat i que tenien com a objectiu escampar el terror entre la població van ser els primers de la història i van provocar, només a Catalunya, més de 7000 morts, la major part d’ells civils;

.- la seva intervenció buscava enderrocar un govern democràtic legitimat per les urnes;

.- no va haver-hi declaració de guerra per part de l’estat italià i els aparells, les naus, així com els aviadors italians actuaven sense distintius de reconeixement;

.- van ser metrallades columnes de refugiats que fugien cap a França.

És evident la gravetat d’un reconeixement – encara més en un espai dedicat a l’educació i formació de les noves generacions – a un dels protagonistes d’aquella agressió. Per la qual, val a dir, l’estat italià, contràriament a l’alemany, mai no ha formulat la més mínima oferta de compensació ni presentat excuses.
 
.- El manteniment avui dia d’aquest homenatge – amb concessió de medalla d’or inclosa! - a un dels agressors d’una població inerme representa un insult a a la sensibilitat i a la memòria dels ciutadans i ciutadanes espanyols i catalans, els més vells dels quals recorden encara amb dolor aquells terribles esdeveniments. Ofensa injustificable actualment en el context d’una Europa que volem sigui dels pobles i dels ciutadans, basada en valors de convivència, reconeixement i respecte mutu. Una Europa on no hi ha d’haver lloc per a l' enaltiment d'actes de terrorisme disfressats de gestes bèl·liques o per l'apologia de guerres d’agressió.

Per tot això i per tal que es reestableixin la veritat i els principis de justicia i legalitat, nosaltres, ciutadans i ciutadanes catalans i italians residents en aquest país, demanem que la seva Institució insti a les autoritats italianes competents perquè retirin l’homenatge a l’aviador Vittorino Ceccherelli. També demanem que en el mateix lloc es dugui a terme un acte de desgreuge envers les víctimes catalanes d’aquella agressió.

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II.
Al Preside del Liceo Classico Francesco Petrarca

Al provveditorato agli studi della Provincia di Arezzo

Al sindaco del comune di Arezzo

All’assessore alla Cultura del Comune di Arezzo

Al Presidente della Provincia di Arezzo

Al Presidente della regione Toscana

Al responsabile affari esteri della regione Toscana

Al console d’Italia a Barcellona

 

Gentile signore/a

.- nell'atrio del liceo classico Francesco Petrarca, di Arezzo, sito in via Cavour 44, vi è un memoriale ai caduti delle due guerre con l'aggiunta, sotto la dicitura "Caduto in Spagna", di una dedica a Vittorino Ceccherelli, medaglia d'oro.
.- Vittorino Ceccherelli era membro dell'Aviazione Legionaria, corpo di spedizione di circa settecento apparecchi, inviato da Mussolini in appoggio alla fazione sediziosa dell’esercito spagnolo.
.- Il ruolo dell’Aviazione Legionaria fu fondamentale negli esiti di quel conflitto, che si tradusse in quaranta anni di dittatura e di sofferenze indicibili per la popolazione di questo paese.
.- Gli aviatori inviati dal governo fascista si macchiarono direttamente di delitti di lesa umanità e di crimini di guerra: i bombardamenti indiscriminati aventi come obiettivo la popolazione civile - i primi sistematicamente condotti della storia - fecero solo in Catalogna almeno settemila vittime, nella pratica totalità civili -; la loro azione fu rivolta all'abbattimento di un governo democratico e legittimato dalle urne, al quale lo stato italiano non aveva dichiarato guerra; gli apparecchi e gli aviatori inviati dal governo italiano operavano come pìrati, senza distintivi di riconoscimento; vennero persino mitragliate colonne di profughi in ritirata verso la Francia.
.- È evidente quindi la gravità della presenza di un tributo - oltretutto in uno spazio preposto all'educazione delle nuove generazioni - ad uno dei protagonisti di quell'efferata aggressione: cerchi d’immaginare la sua reazione o quella di tanti italiani figli e nipoti delle vittime del nazifascismo se in una scuola tedesca venisse esaltata la figura di un membro delle SS.

.- Il mantenimento di tale targa e del riconoscimento della medaglia d’oro all’aviatore fascista rappresenta un insulto alla memoria e alla sensibilità dei cittadini catalani e spagnoli, i più anziani dei quali ricordano ancora con dolore quei terribili episodi. Offesa ingiustificabile nel contesto della costruzione una Europa dei popoli e dei cittadini basata sui valori della convivenza pacifica e del mutuo rispetto. Una Europa in cui non hanno più posto le esaltazioni di atti di terrorismo qualificati come gesta belliche.

Per tutto quanto sin qui esposto ed ai fini del ripristino della verità e dei principi di giustizia e legalità chiediamo, cittadine e cittadini italiani residenti in Catalogna, che l’Istituzione che Lei rappresenta si adoperi per il ritiro della scritta dedicata a Vittorino Ceccherelli e la sua sostituzione con una targa in memoria delle vittime dell’aggressione perpetrata dal corpo di spedizione di cui Ceccherelli faceva parte.


SIGNAT: